giovedì 10 novembre 2016

Morbillo: Non è un Semplice Rash

La panencefalite subacuta sclerosante (PESS o SSPE) è una letale complicanza del morbillo che colpisce i bambini anni dopo l’infezione. Un recente studio rivela che questa encefalite è molto più comune di quanto pensassimo.

Era il 2015 quando un’epidemia di morbillo, cominciata a Disneyland in California, portò a ben 131 casi di morbillo. Ventiquattro di questi bambini, che avevano meno di 2 anni, sono ora a rischio di sviluppare una complicazione fatale nel 100% dei casi: la panencefalite subacuta sclerosante. Si tratta di un grave disturbo neurologico che può rimanere dormiente e manifestarsi anni dopo l’infezione acuta. Interessa sopratutto bambini e causa un progressivo ed inesorabile deterioramento mentale e neurologico. Non sappiamo perché il virus si riattivi, ma sappiamo per certo che non esiste una cura. L’unico modo di prevenire la malattia è vaccinare più persone possibile contro il morbillo.

I numeri

Prima di questo studio, gli scienziati pensavano che il rischio di sviluppare la PESS fosse circa di 1 su 100.000. Un altro studio condotto in Germania sui bambini al di sotto dei 5 anni aveva identificato una frequenza di circa 1 su 1.700. I ricercatori della David Geffen School of Medicine at the University of California a Los Angeles hanno scoperto che per i bambini che prendono il morbillo prima di essere vaccinati, la frequenza è di 1 su 609, un dato molto allarmante.

I sintomi del morbillo sono facilmente riconoscibili. Il primo sintomo è la febbre alta. Poi il naso che cola, la tosse e gli occhi rossi. Infine il sintomo a cui tutti associamo il morbillo: un rash di piccoli puntini rossi, che di solito comincia sulla testa e poi si sposta giù lungo il corpo. Se tutto va bene, l’infezione si risolve in 15 giorni.

Un'infografica creata del CDC per informare sui sintomi principali del morbillo e per sensibilizzare i cittadini a non sottovalutare questa malattia e a vaccinare i propri bambini.
Un’infografica creata del CDC per informare sui sintomi principali del morbillo e per sensibilizzare i cittadini a non sottovalutare questa malattia e a vaccinare i propri bambini.

Le complicanze

In 1 caso su 20 il bambino può sviluppare polmonite, la causa più comune di morte per morbillo. 1 bambino su 1.000 andrà incontro ad encefalite, un rigonfiamento del cervello che può lasciare danni neurologici permanenti come sordità o disabilità intellettiva.

In molti più casi di quelli che ci saremmo aspettati precedentemente, il virus si diffonde nel cervello e diventa dormiente. Rimane dormiente per alcuni anni fino a quando non si manifesta la PESS.
Di solito la panencefalite subacuta sclerosante viene diagnosticata a circa 12 anni, ma si può manifestare anche tra i 3 e i 35 anni. La malattia progredisce in stadi. Al suo esordio l’encefalite è subdola, caratterizzata problemi cognitivi e del movimento. La PESS può degenerare fino a portare ad uno stato comatoso ed infine alla morte.

Come intervenire

L’unico modo per prevenire queste gravi complicazioni è la prevenzione. La vaccinazione non solo protegge i bambini dal morbillo e dalle sue conseguenze a volte letali, ma contribuisce a creare un’immunità di gregge. Probabilmente questi termini, recentemente al centro del dibattito pubblico, vi saranno familiari. Meno familiare sarà forse questo studio, che ci avverte ancora una volta di stare all’erta, il morbillo non va sottovalutato.

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Fonte: http://lamedicinainunoscatto.it/2016/11/morbillo-non-e-un-semplice-rash/

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