Il diabete è una patologia molto diffusa in Italia che viene però spesso sottovalutata.
Ogni anno in occasione della “Giornata Mondiale del Diabete” numerosi volontari esperti del settore si mettono a disposizione in 500 città italiane per prevenire e curare questo problema.
Iniziativa per la sensibilizzazione sul tema diabete
In Italia sono circa 3 milioni settecentomila le persone colpite da diabete. In base ai dati statistici della Sid, Società Italiana di Diabetologia, la Calabria sembra essere tra le regioni più colpite mentre tra le ultime trova posto il Trentino alto Adige. Gli uomini sono più colpiti delle donne soprattutto in un’età compresa tra i 50 e i 69 anni.
Nel 1991 è stata istituita dall’ International Diabetes Federation la “Giornata Mondiale del Diabete” che in Italia viene organizzata dal 2002 il 14 Novembre di ogni anno, un evento importante per la sensibilizzazione sul tema del diabete.
L’evento si svolge in circa 500 città italiane dove professionisti volontari del settore si mettono a disposizione per informare sulla prevenzione e sulla gestione di questa importante patologia.
Che cos’è il diabete
Il diabete chiamato anche diabete mellito, è una malattia dovuta ad un aumento della concentrazione del glucosio nel sangue, a causa di una problematica collegata all’insulina.
Quando quest’ultima non viene prodotta sufficientemente dal nostro organismo, i livelli di glucosio nel sangue tendono ad aumentare superando i limiti considerati nella norma. In questi casi ci troviamo in una condizione chiamata iperglicemia.
Che cos’è l’’insulina?
L’insulina è un ormone che viene prodotto dal pancreas ed ha la funzione di permettere l’accesso del glucosio all’interno delle cellule del nostro organismo per poterlo utilizzare come fonte energetica.
Un malfunzionamento di questo processo crea un accumulo del glucosio nel sangue.
Cosa si intende per glicemia?
La glicemia misura la concentrazione di glucosio nel sangue. In genere valori nella norma per persone sane (non diabetiche) si aggirano tra i 60 e i 99 mg/dl, questo valore può aggirarsi tra 130-150 mg/dl se misurato dopo aver mangiato.
I diversi tipi di diabete
Esistono diversi tipi di diabete:
- diabete di tipo 1:
il diabete di tipo 1, interessa il 10% dei casi, è causato dalla distruzione delle cellule ß addette alla produzione dell’insulina, generalmente si manifesta nei bambini e negli adolescenti. A seguito di questa mancanza il paziente diabetico dovrà ricevere questo ormone dall’esterno quotidianamente e per tutta la vita.
- diabete di tipo 2:
il diabete di tipo 2, interessa il 90% dei casi, si manifesta in genere in età adulta, può essere causato da una carenza di produzione di insulina o da incapacità dell’insulina di agire in modo soddisfacente.
In questo caso, a differenza del diabete di tipo 1, non è necessaria l’iniezione quotidiana di insulina esterna, perché il diabete è non insulino dipendente.
Il diabete può manifestarsi con sintomi come necessità di urinare di frequente durante la notte, sete eccessiva, visione offuscata, stanchezza, lenta guarigione delle ferite. Spesso i sintomi non sono evidenti e ci si accorge di essere affetti da questa patologia solo dopo un check-up o indagini fatte per altri motivi. Ecco perché può accadere che la diagnosi venga effettuata anche quando lo stadio potrebbe essere già molto avanzato.
- diabete gestazionale:
il diabete gestazionale si manifesta per la prima volta durante la gravidanza in generale con un’incidenza del 4% nelle donne gravide.
Non ha niente a che vedere con gli altri due tipi di diabete. E’ causato da alcuni ormoni che vengono prodotti dalla placenta e ostacolano l’azione dell’insulina. E’ importante tenerlo sotto controllo perché se non controllato, il feto potrebbe crescere di più con possibili eventuali problematiche durante il parto, e potrebbe essere, in futuro, a rischio obesità, ipertensione e diabete. In alcuni casi come quando il peso stimato del bambino supera i 4,5 kg potrebbe essere necessario un parto cesareo.
Le conseguenze del diabete
Il diabete può comportare conseguenze anche piuttosto gravi, acute o croniche. Le conseguenze acute si riscontrano con più frequenza nel diabete di tipo 1 a causa della carenza quasi completa dell’insulina. Potrebbero manifestarsi perdita di coscienza, problemi alla vista, malattie cardiovascolari, perdita di sensibilità, dolore agli arti e piede diabetico.
Diabete: le persone a rischio
In caso di persone a rischio il medico potrebbe richiedere un controllo continuo della glicemia.
Si può essere a rischio diabete per:
- familiarità,
- obesità,
- età,
- ipercolesterolemia,
- ipertrigliceridemia,
- stress,
- ipertensione,
- inattività fisica.
In base ai dati forniti dall’ International Diabetes Federation circa 151.000.000 di persone nel mondo sono colpite da questa patologia.
Purtroppo sembra che questo numero sia in aumento soprattutto nei paesi industrializzati, anche a causa di uno scorretto stile di vita legato ad un’alimentazione sbagliata e sempre più sedentario.
Il diabete potrebbe comportare rischi anche molto gravi. Ecco perché sono molto importanti iniziative che informino su come prevenirlo e curarlo.
Ma quali sono i valori di glicemia a rischio?
In base al parere degli esperti, quando la glicemia raggiunge un valore pari a 200 mg/dl allora ci troviamo in una situazione di diabete.
Le cure in Italia per il diabete
Le cure per il diabete sono volte a prolungare e migliorare la vita del paziente e cercare di prevenire le complicanze.
Lo scopo delle terapie è quello di raggiungere e mantenere un livello della glicemia nella norma facendo attenzione alla dieta, svolgendo una regolare attività fisica e mantenendo un peso corporeo corretto.
Per i soggetti colpiti da diabete insulino dipendente, come già detto, è importante l’assunzione quotidiana di insulina tramite iniezioni associata ad un consumo controllato dei carboidrati.
E’ in corso una sperimentazione internazionale iniziata in California e in Canada, che entro l’anno dovrebbe coinvolgere anche l’Italia, che prevede la cura del diabete di tipo 1 grazie alle cellule staminali. La cura prevede l’impianto di una scatoletta biocompatibile nel sottocute della schiena con all’interno cellule staminali in grado di produrre insulina, andando così a sostituire l’attività del pancreas carente nei pazienti diabetici.
E’ pronta inoltre una nuova cura per i pazienti diabetici che prevede la somministrazione di un farmaco una sola volta la settimana, per ridurre la glicemia.
Il nuovo farmaco consiste in una penna a somministrazione settimanale preriempita con una dose di dulaglutide, della classe delle terapie incretiniche, indicato per i pazienti con diabete di tipo 2.
L’obiettivo di questa nuova cura è quella di trovare un modo più semplice per curarsi visto che in Italia solamente una persona su tre malata di diabete si cura veramente.
La vita di un paziente diabetico oggi è molto più semplificata rispetto ad alcuni anni fa, sono stati fatti molti passi avanti. E’ possibile ad esempio misurarsi la glicemia quando si vuole e e dove si vuole, inoltre l’aspettativa di vita di un diabetico è paragonabile a quella di una persona sana.
Se si è affetti da questa patologia è importante non trascurarla ma seguire cure appropriate prescritte dal nostro medico. Rivolgiamoci sempre a medici esperti e qualificati.
Fonte: https://www.idoctors.it/blog/giornata-mondiale-del-diabete/
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