giovedì 27 ottobre 2016

Plasil (metoclopramide) per nausea e vomito

Introduzione

La metoclopramide (nome commerciale: Plasil) è un farmaco somministrato sostanzialmente per problemi dello stomaco e dell’esofago. È usato comunemente nel trattamento di nausea e vomito, come adiuvante allo svuotamento gastrico in soggetti con transito rallentato per diabete o post-chirurgia e nella gestione della malattia da reflusso gastroesofageo. Viene anche impiegato per trattare cefalee da emicrania.

Nel 2012, la metoclopramide è stata tra i 100 farmaci più prescritti negli Stati Uniti. È parte della lista dei farmaci definiti essenziali dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la lista dei medicinali più importanti necessari per un sistema sanitario di base.

In Italia

In Italia Plasil è in vendita in tre formulazioni diverse:

  • 24 Compresse da 10 mg: € 7.50
  • 5 fiale 10mg/2ml: € 1.89
  • Plasil sciroppo: € 5.00

Sono tutti in vendita dietro presentazione di ricetta medica.

Meccanismo di azione

La metoclopramide è una benzamide (derivato dell’acido paraminobenzoico), che agisce come agente procinetico (ossia favorisce i movimenti e lo svuotamento di stomaco e intestino) sul tratto gastroenterico e come antiemetico, soprattutto in soggetti con anomalie della motilità gastroenterica. Il meccanismo di azione non è chiaro; è un agonista dei recettori serotoninergici tipo 4 (5-HT4), ma agisce anche come antagonista dei recettori 5-HT3 vagali e centrali e dopaminergici tipo 2 (D2). Aumenta il tono e l’ampiezza delle contrazioni gastriche, rilassa lo sfintere pilorico e incrementa la peristalsi del duodeno e del digiuno, determinando un miglioramento della motilità gastroenterica e l’accelerazione dello svuotamento gastrico.

A cosa serve

La metoclopramide è comunemente usata per trattare nausea e vomito associati a condizioni come l’uremia, la sindrome da radiazione, il cancro e gli effetti della chemioterapia, il travaglio, infezioni, cefalee da emicrania e farmaci emetici. Nella gestione di condizioni dolorose come le cefalee da emicrania, Plasil può essere usato in associazione con paracetamolo o aspirina. Viene anche usata a scopo preventivo da alcuni servizi di soccorso nel trasporto di soggetti coscienti e in immobilizzazione spinale.

Ci sono anche dati a sostegno del suo impiego nella gastroparesi, condizione che provoca un difficoltoso svuotamento dello stomaco, e nella malattia da reflusso gastroesofageo. È usata in gravidanza come seconda scelta per il trattamento dell’iperemesi gravidica (nausea e vomito gravi della gravidanza). Aumenta la peristalsi di duodeno e digiuno, aumenta il tono e l’ampiezza delle contrazioni gastriche e rilassa lo sfintere pilorico e il bulbo duodenale, incrementando al contempo il tono dello sfintere esofageo inferiore. Questi effetti gastroprocinetici rendono la metoclopramide valida nel trattamento della stasi gastrica (ad esempio, dopo chirurgia gastrica o da gastroparesi diabetica), come adiuvante negli studi gastroenterici radiografici grazie all’effetto accelerante sul transito nel sistema digerente negli studi baritati e nei casi di intubazione difficile dell’intestino tenue. È usata anche nella malattia da reflusso gastroesofageo.

Posologia

Adulti

Per i pazienti con più di 18 anni si utilizzano 10 mg fino a 3 volte al giorno nei soggetti con peso corporeo maggiore di 60 kg e dosi proporzionalmente inferiori in caso di peso più basso; la somministrazione di Plasil può avvenire per bocca o intramuscolo o per via endovenosa lenta (in almeno 3 minuti).

Bambini

Nei bambini il farmaco è generalmente controindicato fino ai 16 anni, si riporta quindi solo a scopo di curiosità la posologia consigliata dall’NHS inglese: 100-150 microgrammi/kg (max. 10 mg) fino a 3 volte al giorno.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati comuni associati all’uso di Plasil includono

  • irrequietezza (acatisia)
  • distonia focale.

La metoclopramide può causare sonnolenza, capogiri, discinesia e distonie che possono alterare la visione e interferire anche con la capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari.

Tra gli effetti rari, ci sono

  • ipertensione,
  • ipotensione,
  • iperprolattinemia fino a galattorrea,
  • stipsi,
  • depressione,
  • cefalea
  • ed effetti extrapiramidali come crisi oculogire.

Effetti collaterali rari ma gravi della terapia a base di metoclopramide includono

  • agranulocitosi,
  • tachicardia sopraventricolare,
  • iperaldosteronismo,
  • sindrome neurolettica maligna,
  • acatisia e discinesia tardiva.

Nella discinesia tardiva i movimenti, specie dei muscoli della faccia, diventano strani. I movimenti non possono essere né controllati né fermati. La discinesia tardiva può non scomparire nemmeno dopo sospensione della metoclopramide. Più dura il trattamento, maggiore è il rischio di sviluppare discinesia tardiva. Il medico raccomanderà quindi verosimilmente di non assumere il farmaco per più di 12 settimane consecutive. Il rischio di sviluppare discinesia tardiva è maggiore anche in associazione con farmaci per il trattamento di malattie mentali, con diabete o in età avanzata, specie nel sesso femminile. Contattare tempestivamente il medico se compaiono movimenti incontrollabili, specie azioni come schioccare le labbra, increspare la bocca, masticare, corrugare le sopracciglia, corrucciarsi, mostrare la lingua, ammiccare, muovere gli occhi, scuotere braccia o gambe.

La metoclopramide è verosimilmente l’origine più frequente di disturbi del movimento indotti da farmaci. Il rischio di effetti extrapiramidali è maggiore nei soggetti sotto i 20 anni e nelle terapie a dosi elevate protratte nel tempo. La discinesia tardiva può essere persistente e irreversibile in alcuni pazienti. La maggior parte delle segnalazioni di discinesia tardiva avviene in individui trattati con metoclopramide per più di tre mesi.

Avvertenze e controindicazioni

Plasil è controindicato nel feocromocitoma. Dovrebbe essere usata con attenzione nel morbo di Parkinson perché potrebbe peggiorarne i sintomi, in quanto antagonista della dopamina. L’uso protratto dovrebbe essere evitato nei pazienti con depressione clinica, perché può peggiorare il quadro mentale.

È controindicata nei pazienti con sospetta occlusione intestinale e nell’epilessia, nei tre o quattro giorni successivi a un intervento gastrico, dopo sanguinamenti, perforazioni o blocco dello stomaco e nei neonati.

I soggetti con storia di sindrome da deficit di attenzione e iperattività, sindrome delle gambe senza riposo, iperprolattinemia o morbo di Parkinson dovranno essere seguiti con attenzione durante l’uso di antagonisti della dopamina per il trattamento del vomito. Nei pazienti in trattamento con antipsicotici la metoclopramide è controindicata.

Nel 2011, la Francia ha ristretto l’uso del farmaco nei bambini e negli adolescenti e ha espresso preoccupazione sul suo impiego in alcuni gruppi di soggetti. Anche in Italia l’uso nei soggetti sotto i 16 anni è controindicato.

Attenzioni alimentari

A meno di specifiche istruzioni mediche, si possono mantenere le proprie abitudini alimentari.

Mancata assunzione di una dose

Prendere la dose appena ci se ne accorge. Se tuttavia è quasi l’ora della dose successiva, non assumere la dose saltata e riprendere il proprio schema terapeutico abituale. Non assumere una dose doppia per compensare quella saltata.

Emergenza/sovradosaggio

In caso di sovradosaggio, chiamare subito il centro antiveleni più vicino. Nel caso ci sia collasso o arresto respiratorio, chiamare subito il pronto intervento medico (118).

I sintomi di sovradosaggio possono essere:

  • sonnolenza,
  • confusione,
  • convulsioni,
  • movimenti strani e incontrollabili,
  • mancanza di energia,
  • colorito bluastro della pelle,
  • cefalea,
  • affanno.

Gravidanza e allattamento

Plasil è in uso da parecchio in tutte le fasi della gravidanza senza danni apparenti alla madre o al feto. Negli USA, è stata classificata dall’FDA come farmaco di categoria gravidica B.

Uno studio israeliano con una grande casistica di neonati nati da donne trattate con metoclopramide in gravidanza non ha riscontrato dati a sostegno di un aumento del rischio di malformazioni congenite, peso ridotto alla nascita, nascita prematura o mortalità perinatale, associabile al farmaco.

In aggiunta, un ampio studio danese non ha trovato associazioni tra l’assunzione di metoclopramide e aborto.

La metoclopramide viene secreta nel latte, quindi Plasil non deve essere assunto in allattamento.

Fonti:

L'articolo Plasil (metoclopramide) per nausea e vomito è stato inizialmente pubblicato su Farmaco e Cura.



Fonte: http://www.farmacoecura.it/automedicazione/plasil-metoclopramide-per-nausea-e-vomito/

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