I vermi bianchi (ossiuri) nelle feci dei bambini in età scolare sono una delle forme più comuni di parassitosi intestinale. Spesso la patologia è asintomatica se non ci si accorge subito che il bambino fa la cacca con questi piccoli vermetti biancastri /simile alle scagliette di parmigiano). Leggi anche cacca verde.
Vogliamo precisare che l’ossiuriasi, così è denominato il problema, non è pericoloso ma è importante che la mamma se ne accorga in tempo per poter permettere al pediatra di diagnosticarla e prescrivere un’adeguata cura. Quali sono i sintomi della cacca con i vermi? Come curarla e soprattutto quali sono le principali norme di prevenzione per evitarla? Vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sul’ossiuriasi.
Sintomi e trasmissione dell’ossiuriasi
L’ossiuriasi si trasmette molto facilmente nei bambini, soprattutto in luoghi affollati, dopo essersi infettati autonomamente. Infatti l’ossiuriasi si trasmette per ingestione diretta delle uova dei vermi. Questi ultimi vanno a depositarsi nella parte finale dell’intestino dei piccoli provocando non pochi fastidiosi sintomi.
Il bambino, toccandosi per il fastidio, provoca il proliferarsi dell’ossiuriasi a causa del contatto diretto con le dita. I germi si depositano su coperte, lenzuola e tutto ciò che è a stretto contatto con i bambini (che si sa portano sempre le mani alla bocca). Il principale sintomo dell’ossiuriasi è il prurito (grattandosi il piccolo fa depositare le uova dei vermi sotto le unghie e il contagio è imminente).
Sintomi dell’ossiuriasi
Il bambino non avverte subito i sintomi del problema (che per i primi tempi è quasi sempre asintomatico). Appena l’infestazione raggiunge le zone del corpo iniziano i primi degnali di fastidio che possono essere diversi. Il principale abbiamo visto essere il forte prurito che porta il piccolo a grattarsi continuamente. Vediamo gli altri:
- modifiche improvvise e eccessive del carattere (pianti e collere ad intermittenza)
- disturbi del sonno (i sintomi si localizzano soprattutto durante la notte)
- dolori addominali
- meteorismo (che porta il bimbo a fare le scorreggine)
- feci molli (per lo più diarrea)
- nelle femminucce il fastidio può raggiungere i genitali e causare prurito, bruciore e enuresi notturna incontrollata
Diagnosi e terapia dell’ossiuriasi
Per diagnosticare l’ossiuriasi è importante che ci sia una perfetta collaborazione di mamma, pediatra e test diagnostici. Le mamme devono controllare le feci dei loro bambini e notare la presenza di vermetti, soprattutto il mattino e la sera.
Quando si ha il sospetto di ossiuriasi chiamare il pediatra che seguirà lo scotch test, ovvero verrà applicato un nastro adesivo al culetto per circa 15 minuti dove dovrebbero depositarsi le uova dei vermi. In genere non basta un solo esame (che potrà dare un falso negativo), ripeterlo almeno due volte, da fare al mattino appena il bimbo si sveglia.
E’ importante sapere che questo test è l’unico modo per diagnosticare l’ossiuriasi, gli esami del sangue non daranno alcun risultato. Una volta diagnosticata la presenza di vermi, il pediatra procederà alla prescrizione della terapia (molto semplice e veloce- assunzione di un farmaco un solo giorno), i più indicati sono:
- Vermox
- Combantrin
- Zentrel
Per la posologia seguire le indicazioni del medico e soprattutto è importante sapere che tutti i componenti della famiglia devono seguire la terapia, che va ripetuta dopo 15 giorni con un’altra somministrazione del farmaco,
Prevenzione dell’ossiuriasi
Quando il bambino ha preso i cosiddetti vermi, dopo essersi accertati della diagnosi bisogna avvertire subito la scuola e l’ASL per una buona disinfestazione della scuola. Si può evitare di prendere i vermi? In teoria si purchè si seguano le principali norme di prevenzione:
- lavarsi frequentemente le mani
- cambiare spesso lenzuola e biancheria intima
- preferire la doccia alla vasca (terreno più insidioso per i vermi)
- tagliare le unghie
- avere la casa sempre pulita
- utilizzare pigiami chiusi per evitare di grattarsi e quindi irritarsi
L’ossiuriasi non è un problema pericoloso, ma va trattato per evitare contagio e recidività. In genere il non si ha più cacca verde dopo circa 15 giorni dal termine della terapia. Consultare sempre il proprio pediatra e d evitare il fai-da-te. Se il problema è la febbre del tuo bambino, consulta l’app Aiuto! Mio figlio ha la febbre!.
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