A volte sintomi insospettabili sono causati dalla carenza di vitamine e un’integrazione vitaminica può essere la cura naturale a fastidiosi disturbi. Ad ogni carenza di vitamina i suoi sintomi specifici…
Abbiamo già parlato dell’importanza dell’individuazione delle carenze vitaminiche nella terza età, e come un supplemento vitaminico, in certe condizioni precarie di salute, possa fare la differenza. È importante però sapere a cosa servono le singole vitamine, e quali sintomi e disturbi possono causare deficit anche di un solo gruppo di vitamine, in modo da verificare se siamo vittime di qualche carenza in particolare.
In realtà andare in carenza non è una evenienza così rara. I motivi possono essere molteplici, da problemi digestivi, ad un eccessivo consumo di alcool, il fumo, fino ad arrivare ad una inadeguata alimentazione. Un altro motivo è legato all’assunzione di dosi massicce di farmaci in presenza di malattie croniche. È così che si creano carenze di vitamine, poiché in alcuni casi l’alimentazione non riesce a sopperire al fabbisogno giornaliero delle vitamine necessarie (praticamente tutte), ed è tipico che molte persone soffrano di più di una carenza specifica.
Secondo il dott. Samuel Dreizen, professore di patologia dell’Università del Texas a Houston, il primo sintomo evidente di mal nutrizione nella vecchiaia è:
un agglomerato di disturbi non specifici
ovvero una impossibilità di trovare un sintomo ben determinato che indichi che quella persona soffra di una carenza specifica. Secondo Dreizen tra i più comuni e importanti di questi disturbi non specifici, che si riscontrano ormai, non solo più negli anziani, ma in molte fasce della popolazione in età diversa, possiamo avere:
- depressione (comunissima già nell’adolescienza)
- disturbi addominali
- perdita di appetito
- affaticamento
- mal di testa
- irritabilità
- ansietà
- insonnia (molto comune)
- palpitazioni
- formicolio delle estremità
- dolori muscolari
- nervosismo
- scarsa concentrazione
- dolori alla schiena
- stati confusionali
Una carenze di vitamine può causare questi e altri disturbi. Ma vediamo nello specifico cosa causa la carenza di ogni singola vitamina.
I sintomi della carenza di vitamina A
Uno dei segni più evidenti di mancanza di vitamina A una delle vitamine liposolubili, (contenute quindi soprattutto nei grassi) è la pelle ruvida e verrucosa. Viene comunemente chiamata “pelle di rospo”, ma in medicina viene indicata come “ipercheratosi follicolare”. Di fatto questa vitamina agisce sullo strato epiteliale (quello più esterno ), e contribuisce al corretto ricambio cellulare di tutti gli strati epiteliali dei vari organi. Ecco perché una sua carenza causa un’ inspessimento dello strato esterno della pelle. Altro sintomo classico di carenza è la difficoltà a vedere in condizioni di penombra, un sintomo rilevabile solo dal diretto interessato, e da nessun’ altro. Questa difficoltà spesso viene chiamata “cecità crepuscolare”. L’adattamento all’oscurità, per questi soggetti, è molto difficile, soprattutto dopo una esposizione alla luce solare intensa. Un’ altro sintomo legato sempre alla vista, di carenza da vitamina A ,è l’ incapacità dell’occhio a trattenere l’umidità grazie alle sue normali secrezioni. Questa disfunzione, chiamata xeroftalmia, si può aggravare fino alla totale cecità. Una carenza di vitamina A non può, però, verificarsi dall’oggi al domani. Il nostro fegato fa scorta di questa vitamina, anche in grandi quantità, ed in teoria è difficile rimanerne privi. Tuttavia una carenza marginale, ma prolungata, abbinata ad uno stress da malattia e ad uno scarso appetito, o ad una inadeguata nutrizione, possono contribuire al manifestarsi di una insufficienza totale.
I sintomi della carenza di vitamina E
Forse non lo sapete, ma questa vitamina viene chiamata “ vitamina del sesso”, forse perché è stata studiata la prima volta in relazione alla fertilità. Molte ricerche infatti hanno dimostrato che la carenza di questa vitamina nei ratti consentiva di concepire, ma non di portare a termine la gravidanza. Il motivo è stato riscontrato nel fatto che la carenza di questa vitamina determina una anomalia dei vasi sanguigni che provoca la trombosi e presumibilmente alterazioni della placenta. Inoltre questa vitamina conserva le riserve nell’organismo di altre due vitamine, la A e la C, entrambi sensibili alla presenza di ossigeno. È necessaria, presumibilmente, una minore quantità di queste due vitamine quando non c’è carenza di vitamina E. La vitamina E preserva l’ossigeno nel trattamento delle turbe della riproduzione, della circolazione e delle articolazioni. Sarebbe quindi sensato dedurre che anche il cuore, dato che pompa ossigeno nelle cellule, dovrebbe risultare meno affaticato quando la vitamina E è presente per mantenere maggiormente costante l’ossigenazione. Da qui l’uso di questa vitamina come cardio-protettore.
I sintomi della carenza di vitamine del gruppo B
Le vitamine del gruppo B sono idrosolubili. Ciò comporta che il nostro organismo non ne fa scorta e quindi deve introitare il fabbisogno necessario tutti i giorni. Andare in carenza di qualcuna di queste vitamine non è poi così difficile, anche se è più difficile capire quale componente possa aver causato un dato sintomo, o più sintomi.
Una carenza di vitamina B1 (tiamina) può causare svariati sintomi, ad esempio una nevrite, che di solito comincia dalle gambe. Tuttavia la nevrite può manifestarsi anche con flaccidità del polpaccio, debolezza muscolare, sensazione di formicolio (questa spesso si manifesta in gravidanza, e basta un supplemento di complesso b per risolvere), e altre anormalità, come un notevole gonfiore che inizia dai piedi per proseguire più in alto.
La carenza di riboflamina, o vitamina B2, può portare disturbi alle labbra, alla lingua, agli occhi e alla pelle. Le labbra possono essere troppo rosse, o, al contrario biancastre. È frequente l’ulcerazione o la screpolatura dolorosa agli angoli della bocca, sintomo in verità molto frequente. Ma a tutto si va a pensare tranne che ad una carenza vitaminica! La cornea dell’occhio può presentare dilatazione dei vasi sanguigni, chiamata vascolarizzazione. Si possono avere lesioni squamose attorno al naso o sulle guance , sul mento, e sui lobi delle orecchie. Possono venire colpiti anche lo scroto e la vulva.
La carenza di niacina, o vitamina B3, provoca anch’essa gravi lesioni cutanee (ricordo che la grave carenza può provocare la pellagra), ma i primi sintomi possono essere di natura psicologica (ricordo che la pellagra può portare ad una forma di schizofrenia), come irritabilità, scarsa memoria, paure morbose, fino alla psicosi. Anche la diarrea può essere sintomo di tale carenza. La carenza di acido folico, invece , provoca una pericolosa forma di anemia, ma i sintomi più eclatanti saranno ulcere , dolorose intorno alle labbra, alla bocca e sulla lingua. La lingua si può gonfiare, diventando insolitamente rossa. In poche parole, una glossite.
Anche la carenza di B12 porta la glossite, accompagnata però da debolezza e formicolio alle estremità; tuttavia il sintomo più grave può essere una anemia perniciosa che può anche sfuggire all’osservatore, tranne che per alcuni sintomi come pallore, debolezza e perdita dell’appetito. Ad eccezione delle persone fortemente debilitate, l’anemia perniciosa e di solito causata da un difettoso assorbimento e si cura con iniezioni di vitamina B12. È utile sapere che le vitamine del gruppo B sono disponibili in cibi come il frumento integrale, il riso grezzo, il fegato, i fagioli, il lievito di birra, e il latte.
I sintomi della carenza di vitamina C
La carenza di vitamina C è di solito associata allo scorbuto, ma i primi segni di carenza possono essere semplicemente il colesterolo alto. L’irritabilità appartengono anche alla mancanza di questa vitamina, che, come quelle del gruppo B, è idrosolubile, quindi va integrata tutti giorni, poiché il nostro organismo non ne fa scorta come quelle liposolubili. Quando si manifestano emorragie capillari, lividi spontanei, sanguinamento delle gengive, la carenza di questa vitamina è in uno stadio avanzato e sta provocando letteralmente una disintegrazione dei tessuti viventi.
I sintomi della carenza di vitamina D
La carenza di vitamina D non è infrequente nei bambini, in cui genera rachitismo. Negli adulti porta un mancato assorbimento del calcio nelle ossa provocando osteoporosi e osteomalacia, cioè la tendenza delle ossa a piegarsi o spezzarsi facilmente. L’osteomalacia nelle persone anziane è sospettabile soprattutto in quei casi in cui i soggetti non si espongono alla luce solare per lunghi periodi, in quanto sono i raggi ultravioletti che fanno produrre la vitamina D nell’organismo. Recenti studi associano questa vitamina al cancro, in quanto sarebbe in grado di proteggere l’organismo dalla replicazione dei geni difettosi.
Ci sono ancora molte vitamine e fitonutrienti di cui il nostro corpo necessita, qui parliamo delle vitamine più importanti. È da tener presente che in presenza di questi sintomi, prima di procedere con farmaci sarebbe basilare accertarsi che non si tratti di semplici carenze vitaminiche. Strano è che di solito i medici non le prescrivano, pur essendoci una miriade di studi al riguardo. Probabilmente il modo più intelligente di procedere è quello di considerare la storia alimentare e clinica individuale. La constatazione che non ci si alimenti in maniera adeguata, e che la salute ne stia risentendo, è dettata più dal buon senso che dalla scienza. Infatti mi sembra positivo il fatto che questi problemi quasi sicuramente sono risolvibili con una adeguata alimentazione ed un supplemento vitaminico.
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L'articolo Carenza di vitamine, come scoprirla? proviene da Naturopatia Blog.
Fonte: http://www.naturopatia-blog.it/carenza-di-vitamine-come-scoprirla/
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