martedì 31 gennaio 2017

Lo slittino

Lo slittino

La pratica dello slittino in montagna è un’attività in continua crescita, che attira un pubblico anche non sportivo, visto che non necessita di una particolare preparazione fisica. Lo slittino è una piccola slitta per una o due persone, con cui gli atleti compiono discese lungo piste ghiacciate e sulla quale si viaggia in posizione supina con i piedi in avanti.
Nel VII secolo d.C. lo slittino era utilizzato come mezzo da lavoro o trasporto nelle campagne vicino a Oslo, in Norvegia e intorno al 1800 a San Pietroburgo diventò un oggetto ludico e non solo utilizzato quindi come mezzo di uso comune; le prime gare organizzate infatti risalgono proprio a quel periodo. Dai paesi nordici questa disciplina si è diffusa rapidamente negli altri paesi Europei e in Svizzera nel 1883 si ebbe la prima gara ufficiale di slittino. I primi campionati del Mondo si svolsero nel 1955 a Oslo in Norvegia, cui presero parte cinquantadue atleti.
In genere quando si parla di slittino si intende quello su pista artificiale, dove i tracciati sono caratterizzati da lunghi rettilinei e curve paraboliche. Negli ultimi anni i circuiti sono costruiti in muratura e raffreddati in maniera artificiale, mentre in passato erano più diffuse le piste artificiali, cioè create scavando, adattando e modellando il ghiaccio presente sul percorso e refrigerate naturalmente.
Coordinazione, forza fisica ed equilibrio sono essenziali per condurre uno slittino. Le gare possono essere individuali, sia maschili sia femminili, doppie, ma solo per gli uomini e di squadra. L’obiettivo della gara è terminare nel minor tempo possibile un percorso. Lo slittino, costruito con leghe molto resistenti, non può superare i 22 kg se singolo e i 25 kg se doppio. L’atleta deve indossare il casco prima della partenza e ha l’obbligo di partire da seduto, per poi distendersi con la schiena appoggiata sull’attrezzo durante la discesa per ottenere la massima aerodinamicità. Per manovrare il mezzo bisogna imprimere con le spalle, le mani e i piedi la giusta pressione sulla slitta e spostare il peso corporeo a destra o a sinistra in modo da incidere più su un pattino rispetto all’altro ed agendo con i piedi sulla parte curva del pattino che è flessibile.
L’abbigliamento degli atleti è composto da una tuta cucita in un pezzo unico e aderente per favorire l’aerodinamicità e da un paio di scarpe da slittino approvate dalla FIL, Federazione Internazionale Slittino. Sul casco, accessorio obbligatorio, è montata una visiera per proteggere gli occhi e migliorare la visibilità. A completare l’abbigliamento ci sono i guanti, su cui sono inseriti dei piccoli chiodi, che servono all’atleta per avere una buona presa sul ghiaccio quando l’atleta si spinge nel tratto iniziale del percorso.

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Fonte: http://www.piubenessere.it/slittino/

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